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i giorni della merla melcarne

La tradizione e la sapienza popolare vogliono che gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31) siano attesi come i tre giorni più freddi dell’intera stagione invernale.

Dalle nostre parti, nel caldo e soleggiato Salento, non sempre questa condizione climatica si verifica ma quello di rivivere le tradizioni e le usanze tramandate dalle passate generazioni è un piacere che ogni anno ci prepariamo a condividere con voi proponendovi una suggestiva serata (quest’anno, venerdì 30 gennaio) con i piatti della tradizione, tutti da gustare davanti al tepore del camino.

Ma perchè queste giornate sono chiamate proprio “Giorni della Merla“?

Le leggende al riguardo si perdono nell’onda del tempo e raccontano storie che hanno infinite varianti, di luogo in luogo.

Di seguito vi raccontiamo ciò che la tradizione ha tramandato sino a noi:

Era il tempo dei camini. i paesi del profondo sud si riconoscevano dai comignoli fumanti. la sera, tutti a casa, riuniti intorno al camino.

I più piccoli mangiavano pane col pomodoro, i grandi invece, inzuppavano il pane nel “cauteddhu”.

E mentre la fiamma ondeggiava nel camino, alta e ampia, la nonna raccontava, ai figli e ai nipoti, la favola della merla:

Durante un inverno mite di tanti secoli fa una merla bianca, che doveva far nascere i suoi piccoli e gradiva un pò di freddo, se la prese con il mese di gennaio, deridendolo. Allora giove chiamò i venti più freddi e fece pure nevicare.

La merla gradiva il freddo ma non fino a quel punto. Allora per far nascere meglio i suoi piccoli si mise accanto ad un camino fumante.

Il fumo annerì a tal punto le piume dei merli che da allora sono nere come il carbone.

Da allora gli ultimi tre giorni del mese sono i giorni più freddi dell’ anno: ”i giorni della merla”

Oggi si va avanti senza proverbi, ma noi vogliamo raccontarveli:

“Alli giurni te la merla scelu, brina e nive

porta sciannaru intra allu panaru

na coccia t’acqua te nive, alli giurni te la merla se face na piccula perla

quannu pe’la merla nfrizzuli, minti nu crossu a lu focalire”

Nei giorni della merla gelo, brina e neve
porta gennaio nel suo paniere
una goccia d’acqua gelata, nei giorni della merla, diventa una piccola perla
quando nei giorni della merla muori per il freddo, accendi un grosso ceppo nel focolare.

I camini, in molte case, sono spenti e la magia della tradizione è svanita come il fumo, ma noi vogliamo riaccenderli!

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